Incentivi auto 2022: si parte
Entrano in vigore gli attesi incentivi per le auto e le moto non inquinanti con sconti fino a 5.000 euro.
Il decreto – secondo quanto si apprende dal Mise – sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 16 maggio e sarà subito operativo. L’operatività sulla specifica piattaforma partirà il 25 maggio, ma i contratti di vendita saranno validi dal 16 maggio.
Il provvedimento, firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e seguito con grande attenzione dal ministro dello Sviluppo Giancarlo Giorgetti, destina 650 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022, 2023 e 2024, quasi due miliardi in tre anni.
Piattaforma web. Come anticipato, la piattaforma informatica di prenotazione del contributo non sarà operativa in concomitanza con la partenza dell’operazione. A quanto si apprende, lo sarà solo alle ore 10 del 25 maggio. Dunque, il temuto click-day, ossia il boom di prenotazioni che di solito si verifica quando la piattaforma viene messa a disposizione delle concessionarie, è rinviato di qualche giorno. Solo quando il dicastero guidato da Giancarlo Giorgetti darà ufficialmente il via libera, le concessionarie potranno materialmente inserire tutti i contratti accumulati nel frattempo, ossia quelli firmati a partire da lunedì (nella pratica da martedì), in gran parte costituiti da contratti preliminari sottoscritti nei mesi scorsi (l’arrivo degli incentivi fu annunciato il 18 febbraio scorso) e tenuti fermi sulle scrivanie dei venditori in attesa del disco verde ministeriale.
prenotazioni nella fascia 61-135 g/km. Nonostante i più rigidi paletti e vincoli previsti dagli “incentivi 2022” rispetto a quelli degli anni scorsi, inseriti dal legislatore nel tentativo di far durare questa iniziativa il più possibile (prezzo massimo di listino inferiore, rottamazione di auto più vecchie, esclusione delle aziende, vincolo del possesso della nuova auto per almeno 12 mesi, obbligo di immatricolazione entro 180 giorni), è probabile che i 170 milioni di euro allocati sulle auto termiche e ibride con emissioni di CO2 comprese tra 61 e 135 g/km durino poche settimane (basteranno per appena 85 mila macchine). Margini più ampi, invece, si stimano per le auto elettriche (0-20 g/km) e plug-in (21-60 g/km), caratterizzate da una platea di persone interessate molto inferiore e che, inoltre, possono contare su una dotazione finanziaria superiore, rispettivamente pari a 220 e 225 milioni.