Emissioni, standard Euro 7 troppo costoso: passo indietro in Ue?
La normativa Euro 7 potrebbe, alla fine, non vedere la luce. La testata giornalistica “Politico” ha ottenuto una bozza del nuovo regolamento da mesi allo studio della Commissione europea, da cui emerge l’intenzione del massimo organo esecutivo della Ue di cancellare i suoi propositi di drastico inasprimento degli standard emissivi per auto e furgoni.
Il documento, che dopo quattro anni di lavori e numerosi rinvii sarà pubblicato il 9 novembre, suggerisce, invece, parametri simili a quelli attualmente in vigore con la normativa Euro 6.
La Commissione avrebbe deciso di ridurre le sue pretese dopo un’analisi dell’attuale situazione economica e geopolitica e delle conseguenze del rincaro di energia e materie prime.
L’attuale contesto, stando a quanto scritto da Politico sulla base delle evidenze della bozza, “mette sotto una pressione senza precedenti la catena degli approvvigionamenti automobilistica e genera problemi di accessibilità (alle auto, ndr) per i consumatori, in un contesto generale di alta inflazione”.
Di conseguenza, la Commissione ha preferito “ridurre al minimo” i costi legati alla richiesta di sviluppare motori più puliti, anche alla luce di un’altra importante decisione, quella sul bando alle endotermiche per il 2035.
La decisione di Bruxelles rappresenta una vittoria per il settore automobilistico europeo. I costruttori non hanno mai fatto mistero dei loro dubbi sulla nuova normativa, che per alcune Case avrebbe sancito la morte prematura della tecnologia dei motori a combustione interna.
Recentemente, l’ad di Stellantis, Carlos Tavares, si è spinto oltre, sottolineando l’inutilità di varare ora un regolamento che inasprisce i limiti di emissione quando ormai la maggior parte dei produttori di auto ha deciso di votarsi all’elettrico con cinque anni di anticipo rispetto agli obiettivi di Bruxelles. “Da un punto di vista industriale non ne abbiamo bisogno, perché andrà ad assorbire energie e risorse che dobbiamo destinare all’elettrico”, ha spiegato Tavares durante una tavola rotonda al Salone di Parigi. “Spendere ore di progettazione e capitali per creare un altro step normativo per le endotermiche da raggiungere nel 2027-2028 non ha molto senso in un momento in cui si sta spingendo sull’elettrificazione. Anzi, è totalmente controproducente: oggi qualsiasi discorso sull’Euro 7 è dogmatico, fatta adesso è una norma che non ha alcun senso”. (fonte: quattroruote)