AUTO ELETTRICA: DALL’UE ARRIVA L’OBBLIGO DI «FARE RUMORE»

I veicoli elettrici dovranno fare rumore, per obbligo di legge. I nuovi protagonisti (silenziosi) del traffico cittadino – auto elettriche o ibride – dovranno infatti montare dal 1° luglio 2019 un sistema chiamato «Avas» che riproduce un suono artificiale. Lo ha deciso l’Unione europea, che spera così di incrementare la sicurezza dei pedoni, che potrebbero non accorgersi di un veicolo troppo silenzioso mentre attraversano la strada.

 

I veicoli di nuova generazione, che garantiscono zero emissioni nocive, ma anche zero rumore (al di là di un fischio leggero), sono considerate «pericolose» per i pedoni. Il legislatore europeo ha così disposto che dal 1° luglio 2019 tutti i nuovi modelli di auto elettriche e ibride immatricolati in Ue dovranno disporre del sistema «Avas» («Audible vehicle alert system»), che riproduce un suono artificiale. L’avvisatore acustico emetterà un suono con tonalità decisa: si parla di un’intensità che può variare dai 56 ai 75 decibel (un’auto tradizionale emette una media di circa 75 decibel) e non sarà possibile disattivarlo.

Per le auto ibride ed elettriche già in circolazione che non dispongono dello strumento rumoroso, le regole Ue concedono tempo fino al 2021 per adeguarsi alla normativa.

 

 

articolo tratto da corriere.it sezione “L’Economia”

 

 

TAMPONAMENTO IN SOSTA: UNO SU SEI SCAPPA SE MANCA IL PROPRIETARIO

Può capitare a chiunque di tamponare un’auto in sosta, per una manovra di parcheggio un po’ troppo spavalda, per aver perso il controllo della vettura in marcia o per altri motivi. Nella maggior parte dei casi il proprietario del veicolo danneggiato non è presente e la tentazione di fuggire, facendo finta di niente, è forte. Ma quanti si comportano così? Secondo un’indagine condotta da mUp Research e Norstat per Facile.it, un automobilista su sei. Col risultato che il proprietario danneggiato rischia di dover riparare il veicolo di tasca propria, se non munito di un’adeguata copertura assicurativa, come quella contro gli atti vandalici e le polizze cristalli.

Gli intervistati. Dai risultati della ricerca, condotta su un campione di 1.220 persone di tutta la penisola con un’età compresa tra i 18 e i 74 anni, è emerso che il 17,7% degli italiani con patente di guida, cioè circa 7,7 milioni di automobilisti, ha danneggiato almeno una volta un veicolo in sosta. Se restringiamo il campo ai soli uomini, gli automobilisti che si sono imbattuti in questa situazione salgono al 22,8% degli intervistati, contro il 12,9% relativo alle donne. Osservandone l’età si scopre invece che i giovani tra i 18 e i 24 anni sono quelli più attenti, avendo danneggiato un veicolo fermo solo nel 12,5% dei casi, al contrario della fascia tra i 45 e i 54 anni (21,5%), la più distratta. Quanto all’area geografica, questi episodi sono più frequenti al Nord Ovest (19,3%) e al Centro (19%), dove il dato è più alto della media.

Il comportamento. Ma ciò che più colpisce è la scorrettezza: dall’indagine emerge infatti che 1,3 milioni di automobilisti hanno preferito andar via senza lasciare alcun recapito, anziché lasciare il classico bigliettino lasciato sul parabrezza. A conti fatti, parliamo del 16,5% di chi ha dichiarato di aver danneggiato un’auto in sosta. Le donne, oltre ad essere più attente, o più prudenti, si sono rivelate più oneste: nel loro caso, il dato scende all’8,5%, contro il 21,3% degli uomini. I giovani che hanno già qualche anno di patente alle spalle, ovvero quelli dai 25 ai 34 anni, sono i più furbi, avendo fatto finta di nulla nel 31% dei casi. Al contrario, ben più corretti risultano gli anziani dai 65 ai 74 anni, che hanno ammesso questo malcostume nell’8,8% dei casi. Se poi guardiamo all’onestà “territoriale”, la media dei furbi si alza al Sud (18,5%) e, ancor di più, al Centro Italia (18,8%).

Le ragioni. Ma cosa spinge l’automobilista ad adottare questo comportamento? La giustificazione più addotta dagli intervistati è quella di aver causato un danno di modesta entità, seguita dal timore di dover subire un esborso al contrario notevole per le proprie tasche. Lasciano alquanto perplessi, sebbene prevedibili, motivazioni come  “nessuno mi ha visto” e  “perché tanto nessuno mette mai bigliettini”.

 

 

articolo di Alessandro Mirra su www.quattroruote.it

ON-LINE “L’AUTO 2018”, LA SINTESI STATISTICA REALIZZATA DA UNRAE

L’ UNRAE (Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri) ha pubblicato “L’AUTO 2018” – Sintesi Statistica che contiene dati statistici su tutti i seguenti aspetti:

Il mercato in Italia – Canali di vendita e alimentazioni – Segmenti, nicchie, province e regioni – Il parco circolante – Le emissioni di CO2 – Il mercato dell’usato – Evoluzione delle reti di vendita – Produzione e mercati nel mondo – Top ten in Europa.

le novità che questa edizione presenta rispetto al passato:
– le immatricolazioni di veicoli industriali e commerciali suddivise per alimentazione;
– il dettaglio delle autoimmatricolazioni di autovetture nella serie storica dei canali di vendita;
– l’analisi in serie storica delle vendite di auto in base alle fasce di CO2 ora soggette al bonus/malus;

– un’executive summary iniziale che sintetizza i principali fenomeni del 2018 in una pagina

SCARICA QUI IL REPORT ANNUALE

 

 

“Eco incentivi” estesi a tutte le moto e alle microcar

Si estende la platea dei veicoli che possono accedere agli incentivi previsti dal sistema “bonus malus”. Un emendamento M5S al decreto crescita approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze della Camera prevede che nella lista entrino anche le “microcar” e i veicoli a tre ruote come apecar e sidecar.
E per i motocicli e i ciclomotori, già inclusi tra i mezzi incentivabili dalla legge di bilancio, l’agevolazione si estende a tutto campo: non c’è più il limite massimo di 11 kw di potenza (ovvero 15 cavalli).

Le condizioni
L’incentivo si applica solo nel 2019 per veicoli elettrici o ibridi nuovi. Il contributo è riconosciuto nella misura del 30% del prezzo di acquisto fino a un massimo di 3mila euro se si rottama un vecchio mezzo. La rottamazione, in particolare, deve riguardare veicoli (che siano motocicli, ciclomotori, tricicli o microcar) di categoria euro 0, 1, 2 e 3, oppure che siano stati oggetto di ritargatura obbligatoria alla luce delle regole del 2011.

Rottamazione estesa a familiari
L’emendamento inoltre consente la rottamazione di questi veicoli anche a chi non è il diretto proprietario, ma un familiare convivente che possiede il veicolo da almeno 12 mesi. Infine, l’incentivo viene esteso anche a chi rottama un qualunque veicolo di categoria euro 3, mentre prima era possibile solo per gli euro 0, 1 e 2, anche se la categoria acquistata è diversa da quella rottamata.

 

fonte: sole24ore

 

 

CARROZZIERI: FIRMATO L’ACCORDO PER LE LINEE GUIDA PER RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE

Nella sede del Cnel a Roma, sono state varate le linee guida per la definizione di standard minimi per la riparazione a regola d’arte in attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 comma 1 della legge 124/2017. Queste linee guida sono state sottoscritte dall’ANIA, dalle Associazioni  Confartigianato,  Cna, Casartigiani e dalle seguenti organizzazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di .Con.

Stop a reclami, a perdite di tempo, ad un eccessivo contenzioso in occasione dei risarcimenti dei danni da incidenti automobilistici:  è questo l’obiettivo delle linee guida sottoscritte che puntano ad offrire a chi ha subìto un sinistro auto servizi di riparazione qualificati e trasparenti, eseguiti sulla base di precise procedure di intervento in officina e fondati su chiare regole di rendicontazione e di liquidazione del danno.

Le imprese di autoriparazione che volontariamente vorranno aderire all’accordo  si impegnano ad effettuare la riparazione del veicolo incidentato seguendo una serie di regole codificate, in relazione alla qualificazione e all’aggiornamento dell’autoriparatore, alla qualità e alla sicurezza del ripristino del mezzo, ai materiali e ai ricambi, in conformità alle specifiche tecniche delle case costruttrici, al preventivo, al contratto, alla fatturazione, alla riconsegna del veicolo fino alla tracciabilità dell’intervento di riparazione. Tutto questo è finalizzato ad avere in circolazione veicoli sicuri e, quindi, ad accrescere il livello di sicurezza stradale.

Le linee guida prevedono anche una semplificazione delle modalità per ottenere il risarcimento. Il danneggiato potrà, infatti, far riparare il veicolo dal proprio autoriparatore di fiducia, senza anticipare la spesa. La compagnia assicuratrice, se accertata la responsabilità del sinistro, procederà al pagamento diretto all’autoriparatore entro 15 giorni dalla ricezione della cessione del credito e della documentazione fiscale che attesta l’intervento di riparazione.

Le linee guida saranno comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico e le carrozzerie che volontariamente aderiscono all’intesa saranno consultabili attraverso una app., i riferimenti della quale le imprese assicuratrici  aderenti all’accordo si impegnano a comunicare a tutti propri assicurati unitamente alle modalità di utilizzo della stessa app.

La sottoscrizione firmata dalle rappresentanze nazionali è il primo gradino di natura politico/sindacale di un percorso che vedrà ora l’avvio della fase più concretamente operativa di attuazione dell’accordo con sessioni tematiche che dovranno sviluppare i contenuti specifici di quest’ultimo.

 

Guardrail: decreto “salva motociclisti” pubblicato in gazzetta ufficiale

Si tratta di un primo passo verso una maggiore sicurezza sulle strade per una delle categorie più a rischio di tutto il panorama italiano, quella dei motociclisti. Infatti è stato pubblicato in gazzetta ufficiale il decreto “salva motociclisti”,  che è stato fortemente ricercato e voluto soprattutto dal Mit. Tra gli effetti di questo decreto vi è, tra le tante cose, soprattutto l’installazione di Dispositivi Salva Motociclisti (DSM) che puntano a ridurre gli effetti dell’urto di una moto e di un motociclista sul guardrail, tramite delle specifiche caratteristiche tecniche.

Questo decreto comporta l’obbligo di installare guardrail moto su tutte le curve circolari che hanno un raggio minore di 250 metri nei casi di interventi di nuova costruzione, di adeguamento di strade già effettive che comportano varianti di tracciato e/o rinnovo delle barriere di sicurezza stradali su tratti significativi, oppure su strade esistenti non soggette ad interventi ma dove siano avvenuti nel triennio almeno cinque incidenti con morti e/o feriti, che abbiano visto il coinvolgimento di motoveicoli e/o ciclomotori.

Queste soluzioni sono state portate avanti nel corso dell’ultimo periodo sia dal Ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli, sia dal sottosegretario Michele Dell’Orco, e che fanno specialmente dell’Italia uno dei primi Paesi sensibili alla salvaguardia e alla tutela della sicurezza su strada per quanto riguarda i motociclisti, alla pari della Spagna e unici in Europa.

VAI AL TESTO DEL DECRETO

 

 

fonte: motori.it

 

GUIDA AUTONOMA: PARTONO ANCHE IN ITALIA I PRIMI TEST SU STRADE PUBBLICHE

Arriva anche sulle strade italiane il primo veicolo a guida autonoma.

Il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha infatti rilasciato la prima autorizzazione alla sperimentazione su percorsi pubblici di un mezzo senza pilota.
I test su strada interesseranno alcuni specifici tratti nelle città di Torino e Parma e dovranno essere condotti nel rispetto di tutte le prescrizioni, anche meteorologiche, dettate dal gestore della strada stessa, garantendo il rispetto massimo della sicurezza. Inoltre, il veicolo, su richiesta di un supervisore sempre presente, dovrà essere in grado di cambiare da guida automatica a manuale.

La sperimentazione sarà condotta da VisLab, una start-up dell’Università di Parma fondata nel 2009 e acquisita nel 2015 dall’americana Ambarella, multinazionale della Silicon Valley, per 30 milioni di dollari. La Vislab è l’unica società ad avere presentato domanda di autorizzazione. Il ministero non ha invece specificato il nome del costruttore del veicolo oggetto dei test.

L’autorizzazione ha la durata di 1 anno dal suo rilascio, rinnovabile dietro richiesta dello sperimentatore stesso. I test dovrebbero iniziare entro poche settimane.

«Questo Ministero guarda al futuro e alle nuove tecnologie per la sicurezza e la serenità di chi viaggia», ha commentato il ministro dei Trasporti, Danilo Toninelli. Il via libera del ministero arriva dopo il parere positivo espresso il 22 marzo dall’Osservatorio tecnico di supportoper le Smart Road alla domanda di VisLab, che peraltro ha costruito il primo prototipo chiamato Braive addirittura nel 2009.

 

fonte: uominietrasporti.it

 

Nuovo codice della strada, verso il testo definitivo

La prossima settimana la commissione Trasporti della Camera dovrebbe ufficializzare il testo della riforma del codice della strada. Il lavoro è proseguito, con l’esame dei pareri tecnici sulle diverse misure, con l’obiettivo di raccogliere le proposte dei diversi gruppi. Tra ultime novità anche un alleggerimento delle pratiche che passano per la motorizzazione: non sarebbe più necessario un collaudo per i veicoli a cui si agganciano carrelli (basterebbe il certificato della casa costruttrice). Da quanto si apprende, ci sarebbe il disco verde per l’immatricolazione dei piccoli trattori da parte di chi non possiede una partita Iva (purché il mezzo non superi le sei tonnellate).

 

fonte: ansa

“Auto elettrica: come cambierà il lavoro di carrozzieri e meccatronici?” – incontro 6 maggio 2019

Questa importantissima introduzione tecnologica, imporrà agli operatori dell’autoriparazione una vera e propria rivoluzione nel campo degli interventi riparativi sui veicoli.

Grazie all’esperienza e alle analisi in corso, il nuovo Centro studi “Generali Jeniot” ci consentirà di apprendere le novità organizzative che il comparto auto sarà chiamato a sostenere nei prossimi anni.

lunedì 6 maggio 2019 ore 20:30

presso la sala assemblee della CGIA in via Torre Belfredo 81/e – Mestre (Ve)

Saluto

Roberto Bottan (Presidente CGIA)

Presentazione

Paolo Zabeo (Ufficio studi CGIA)

Intervento

Marco Marello (Resp. Centro Innovazione e Sperimentazione Generali Jeniot)
Si prega di confermare la propria partecipazione alla segreteria organizzativa. Chiama lo 041-23.86.703 oppure scrivi a  info@cgiamestre.com

LOCANDINA EVENTO

 

 

Codice della strada, in arrivo importanti modifiche

Il nuovo codice della strada porterà diverse modifiche sostanziali. Innanzitutto l’Italia non sarà più l’unico Paese dell’Unione europea a vietare la circolazione su autostrade e tangenziali agli scooter 125: i mezzi con cubatura fino a 149 cc potranno circolare a patto che alla guida ci sia un maggiorenne. La Lega ha proposto un aumento della velocità a 150 Km/h ma non c’è ancora intesa col M5s. Previste multe salatissime per chi usa il telefonino al volante.

Via libera agli scooter 125 – La prima novità, dunque, riguarderà gli scooter 125. La misura che prevede il loro via libera su autostrade e tangenziali è sostenuta dalle forze di governo (che hanno trovato l’accordo nella Commissione Trasporti) nel testo base che verrà inviato ai gruppi parlamentari e che dovrebbe approdare in Aula per la discussione al massimo a inizio maggio.

I limiti di velocità – La Lega ha inoltre proposto un aumento della velocità a 150 km/h, punto che però non trova ancora il supporto pentastellato. Il Carroccio potrebbe fare concessioni agli alleati di governo sulla novità che riguarda il limite di velocità sulle strade extraurbane che, come avviene in Francia, può essere abbassato in alcuni tratti, come chiedono i grillini.

L’uso del telefonino – Per chi viene sorpreso a utilizzare telefonini e smartphone durante la guida, inizialmente era prevista la sospensione della patente da due a sei mesi che dovrebbe invece passare da sette a 30. Saranno però più salate le multe (di va da un minimo di 422 euro a un massimo di 1.697).

Parcheggi per disabili e auto storiche – Eliminata la norma sul divieto di fumo, tra le novità c’è anche la gratuità dei parcheggi per disabili, strisce rosa per le donne incinte, agevolazioni per chi possiede auto storiche con l’abolizione della tassa di possesso. Tra le nuove misure, l’introduzione nel codice della strada dei mezzi categorizzabili di micro mobilità elettrica di piccola taglia come i segway, i monopattini, gli skate e gli hoverboard.

Bici contromano e controlli della polizia stradale – Verrà lasciata libertà decisionale alle amministrazioni locali per quanto riguarda bici contromano, spazio ad hoc per le due ruote davanti ai semafori, stop agli incroci e utilizzo delle botticelle. Maggiori poteri anche per la polizia stradale nell’effettuare rilievi per capire se un automobilista ha assunto sostanze stupefacenti (ora questa discrezionalità è possibile solo se il guidatore manifesta segni di alterazione).

Obblighi per motociclisti e ciclisti – Capitolo mezzi pesanti: la revisione andrà fatta anche ai rimorchi mentre le sanzioni per chi va in giro senza assicurazione potrebbero raddoppiare. Nessun obbligo di utilizzare anche di giorno le luci anabbaglianti fuori dai centri abitati. Via libera alle moto elettriche in autostrada. Si valuta, infine, l’obbligo per i motociclisti di dotarsi di abbigliamento tecnico protettivo e per i ciclisti di indossare il casco.

 

 

fonte: tgcom24

 

 

 

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