AUTO: VENDITE A +5,8% NEL MESE DI NOVEMBRE PER IL MERCATO EUROPEO

Continua la crescita del mercato auto europeo, sebbene con ritmi più contenuti. Nel mese di novembre le nuove immatricolazioni nell’area Ue+Efta sono state 1.258.220, in aumento del 5,8% rispetto all’anno scorso. Spagna e Francia si confermano i mercati più forti, in crescita rispettivamente del 12,4% e del 10,3%. Bene anche la crescita di Germania (9,4%) e Italia (6,8%), mentre il Regno Unito continua a registrare risultati negativi, con l’11,2% di immatricolazioni in meno nel mese passato. Guardando all’intero anno, in questi primi undici mesi il saldo del mercato inglese è negativo del 5%. Di contro, quello europeo ha superato i 14 milioni di auto vendute, registrando una crescita complessiva del 4%.

 

FCA rallenta la corsa. Dopo i risultati positivi dei mesi scorsi, il gruppo FCA chiude il mese di novembre con un calo di vendite dello 0,9%, dovuto soprattutto alle immatricolazioni di Fiat (-6,8%) e Lancia (-11,8%). A bilanciare i due segni meno sono le buone performance dei marchi Jeep e Alfa Romeo, che chiudono il mese in crescita rispettivamente del 27,6% e 23%. Nel complesso, il gruppo ha immatricolato 74.568 unità, portando la sua quota di mercato nei paesi Ue+Efta a 6,8% nei primi undici mesi dell’anno.

 

Bene i tedeschi. Buone le performance di tutti i gruppi tedeschi, che chiudono novembre con una crescita delle immatricolazioni dopo la frenata di ottobre. Il gruppo Volkswagen segna +5% e 310.647 nuove auto vendute. In aumento tutti i marchi, a partire da quello principale che registra +1,5%; Audi segna +3,6%, Skoda +11,6%, Seat +12,1% e Porsche +0,6%. Il gruppo Daimler registra una crescita del 6,4% rispetto allo scorso anno, con 80.413 esemplari consegnati. Dopo molti mesi con il segno meno, il marchio Smart cresce del 6,2% mentre Mercedes si ferma al 2,1%. La BMW recupera il saldo negativo del mese scorso e chiude novembre in crescita del 2%, soprattutto grazie ai risultati di Mini (+20,3%), mentre il marchio principale è un calo del 2,2%. Il gruppo nel complesso ha consegnato 87.491 unità.

 

PSA e Renault in crescita. Continua il rally del gruppo PSA, con 200.211 unità vendute che valgono una crescita percentuale dell’83,1%. Bene tutti marchi del gruppo tranne DS (-9,3%): Peugeot e Citroën registrato rispettivamente +20,4% e +14,5%, mentre la Opel si avvicina alle 72 mila vetture immatricolate. Il gruppo Renault cresce del 10,1% vendendo 139.335 nuove unità. Bene tutti i marchi: Renault +5,2%; Dacia +24,5% e Lada +39,8%.

 

 

 

 

FONTE: quattroruote.it

 

 

 

MERCATO DELL’AUTO: A FEBBRAIO +6,2%

Nonostante un giorno lavorativo in meno ed il confronto con un già robusto febbraio 2016 che aveva marcato un +27,9% rispetto all’anno precedente, continua la crescita del mercato italiano. Secondo gli ultimi dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, infatti, il secondo mese dell’anno si chiude con un immatricolato di 183.777 auto, in aumento del 6,2% rispetto alle 173.098 unità dello stesso mese dello scorso anno, con 10.000 immatricolazioni in più.

Il 1° bimestre mantiene, quindi, uno segno positivo con una crescita dell’8,1% e 355.656 auto vendute rispetto alle 328.949 del gennaio-febbraio 2016, che a sua volta aveva già evidenziato un incremento del 23%.

Tra i canali di vendita, crescono le immatricolazioni a società (+43,9%) e il noleggio (+6,3%) mentre il canale dei privati, nonostante il ritorno ad imponenti azioni di sostegno da parte delle Case con le loro Reti, come quelle che avevano già caratterizzato il 1° quadrimestre dello scorso anno e che già avevano sostenuto la performance dello scorso mese di gennaio, registra in febbraio un leggero rallentamento (-2,5%), frutto anche del confronto con lo stesso periodo del 2016, in cui gli acquisti delle famiglie erano cresciuti di oltre il 38%.

Sul fronte delle alimentazioni, in crescita del 5,7% e del 4,9% le immatricolazioni nel mese dei carburanti tradizionali, rispettivamente diesel e benzina. Prosegue il forte calo del metano, che riduce del 45,3% i suoi volumi e si porta ad una rappresentatività di appena l’1,4% del totale, mentre segnano un’ottima crescita, come in gennaio, le vendite di auto a Gpl (+23%), grazie al confronto con periodi di forti flessioni e alla commercializzazione di nuovi modelli con questa alimentazione, giungendo a rappresentare in febbraio il 6,3% del totale mercato. Sempre ottima, infine, la performance delle vetture ibride: +49,2% in volume, sfiorando il 3% di quota e confermando anche questo mese il sorpasso sulle vendite di auto a metano.

Una buona crescita in febbraio caratterizza tutti i segmenti che compongono il mercato dell’auto, ad eccezione dell’alto di gamma che flette del 3,7% e delle utilitarie che si fermano ad un +1,4%. Inarrestabile, sul fronte delle carrozzerie, l’incremento dei crossover (+24,2% in febbraio e al 20,4% di quota), mentre rallentano i monovolume, le station wagon e le sportive.

Forte crescita, infine, delle immatricolazioni nel Nord Ovest del Paese (+15,7%), mentre registrano una leggera positività tutte le altre aree.

 

 

 

 

AUTOSTRADE PIU’ CARE DA GENNAIO

Dal 1° di gennaio sono aumentati i pedaggi autostradali, così come consente il decreto ministeriale che li distribuisce e li quantifica in base al livello degli investimenti effettuati dai singoli concessionari e ad altri parametri. Così, se l’aumento medio complessivo è dello 0,77%, in molte tratte diventa molto più consistente.

 

Il maggior incremento spetta alla  Brebemi che collega Milano con Brescia e segna un +7,88%, anche se ai possessori di Telepass Family o Business viene confermato lo sconto del 15%. A seguire c’è la Satap, la Torino-Milano con un aumento del 4,60%.

 

Le altre tratte in cui vi sono gli aumenti:

A21 Torino-Piacenza + 0,85%;
Ativa Torino-Aosta +0,88%
Venezia-Trieste +0,86%
Brescia-Padova +1,62%
Autostrade per l’Italia + 0,64%
Consorzio autostrade Venete +0,45%
Parma-La Spezia +0,24%
Milano-Serravalle (comprese le tangenziali milanesi) +1,5%
Tangenziale di Napoli +1,76%
Raccordo della Valle d’Aosta +0,90%
Autostrada Tirrenica +0,90%
Torino-Savona +2,46%
Strada dei Parchi (A24-A25: Roma-Teramo e Roma-Pescara) +1,62%
Tangenziale est esterna di Milano +1,90%
Pedemontana Lombarda +0,90%.
Fanno eccezione invece una serie di autostrade in cui non scatta l’aumento. Parliamo in particolare della Asti-Cuneo, dell’Autobrennero, del Consorzio autostrade siciliane, delle autostrade Centro Padane (Piacenza-Brescia), dell’Autofiori (Savona-Ventimiglia), dell’autostrada Ligure Toscana, delle Autostrade Meridionali (A3 Napoli-Salerno), della Sitaf (Torino-Bardonecchia).

 

 

 

 

fonte: uominietrasporti.it