Incidenti auto, risarcimento anche se le riparazioni superano il valore residuo

Secondo la Corte di Cassazione gli automobilisti hanno diritto a un risarcimento completo per gli incidenti stradali, indipendentemente dal valore commerciale del veicolo.

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che estende ulteriormente i diritti degli automobilisti coinvolti in incidenti stradali. In particolare, ha stabilito che un’auto può essere riparata anche se i costi superano il valore commerciale del veicolo, eliminando la precedente pratica delle compagnie assicurative di richiedere la rottamazione dell’auto in determinate circostanze.

Fino ad ora, se il costo della riparazione di un’auto incidentata a causa di un altro utente della strada superava il valore residuo del veicolo, le compagnie assicurative non offrivano un risarcimento adeguato, ma si limitavano a pareggiare il valore commerciale dell’auto. Ciò costringeva gli automobilisti a scegliere tra due opzioni: pagare di tasca propria la differenza tra il valore commerciale della vettura e l’effettivo costo di riparazione se si volevano tenere la propria auto sinistrata oppure rottamarla.

La recente sentenza della terza sezione civile della Corte di Cassazione ha rivoluzionato questo sistema. Ora gli automobilisti hanno il diritto di ricevere un risarcimento completo e adeguato in caso di incidente, anche se le spese di riparazione superano il valore commerciale del veicolo. Questa sentenza rappresenta una vittoria per i diritti degli automobilisti, che possono ora scegliere se riparare o sostituire la propria autovettura senza subire la pressione delle compagnie di assicurazione.

Inoltre, la Corte ha riconosciuto che i danneggiati possono avere validi motivi per preferire la riparazione alla sostituzione del veicolo danneggiato, come il fatto di essere più a proprio agio a guidare un veicolo a cui sono abituati o la difficoltà di trovare un veicolo simile sul mercato. In sintesi, una bella novità ora per gli automobilisti che hanno la possibilità di ottenere un risarcimento adeguato anche in questi casi, senza dover pagare di tasca propria per le riparazioni troppo elevate.

 

RC AUTO, ARRIVA IL “CONTRATTO BASE”: IL NUOVO PROVVEDIMENTO È IN VIGORE

Il tanto discusso, ma atteso, “contratto base” in materia di RC Auto è stato promulgato dal MISE, il Ministero dello Sviluppo Economico, ed è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 17 giugno 2020 (n.152). E’ entrato in vigore dal 2 luglio 2020.

Il contratto base era stato introdotto da un decreto di cinque anni fa (il numero 179 del 2012), ma in tutto questo periodo i suoi contenuti non sono mai stati né determinati né specificati.
Questo tipo di contratto, in sintesi, permette ai consumatori di conoscere in modo più chiaro e limpido cosa copre la propria polizza, ma soprattutto quanto costa e quanto verrebbe a costare se aggiungesse qualche altra clausola.

Ma cosa deve contenere il nuovo Contratto base? Nel nuovo contratto base, che le compagnie saranno obbligate ad offrire, è previsto in maniera chiara innanzitutto il contenuto minimo per l’adempimento dell’obbligo di assicurazione RC auto che dovrà contenere i seguenti elementi: l’oggetto del contratto, le ipotesi di esclusioni della copertura assicurativa e la rivalsa, le ipotesi di dichiarazioni false e reticenti del contraente, la necessità di comunicare all’assicurazione le condizioni di aggravamento del rischio assicurativo, l’estensione territoriale dell’assicurazione, la durata e la decorrenza della polizza, le vicende del contratto in caso di trasferimento della proprietà del veicolo, l’attestazione dello stato di rischio, le modalità di denuncia di sinistro, le modalità di gestione delle controversie, le condizioni per l’applicazione del Bonus Malus. Nel contratto base, separatamente, vanno previste le condizioni aggiuntive che l’assicurato può richiedere, le clausole limitative e di ampliamento della copertura assicurativa che possono avere incidenza sull’ammontare del premio.

Con il nuovo Decreto le compagnie sono, di fatto, obbligate a presentare l’offerta della polizza anche online. Nel caso in cui la compagnia non avesse un sito web ufficiale, dunque, sarebbe costretta ad adempiere alla richiesta, creando un portale e permettendo al cliente di prendere visione del contratto in tutte le sue clausole e/o condizioni. A questo punto, poi, il cliente deciderà come procedere.

Nel contratto base, infine, non è prevista, quindi è esclusa, la possibilità di inserire clausole che eventualmente limitino il risarcimento qualora il consumatore si avvalga di riparatori di fiducia.

Si spera che il tanto atteso “contratto base”, andrà a favorire la libera concorrenza andando nella direzione dell’abbattimento dei costi dei premi. Si attende ora quanto prima  una rapida predisposizione da parte del MISE del Modello elettronico di preventivo che permetterà nel concreto di rendere operativa la norma (comunque difficilmente prima di gennaio 2021…).

Carrozzerie: vinta la prima battaglia!

APPROVATO ALLA CAMERA IL NUOVO DISEGNO DI LEGGE SULLA CONCORRENZA, ADESSO PASSERA’ IN SENATO

 

Grazie anche al nostro intervento e alle nostre pressioni nei confronti di parlamentari di tutti gli schieramenti politici, abbiamo ottenuto una prima significativa vittoria:

 

le commissioni hanno cancellato, tra le condizioni, quella che prevedeva di  far riparare la macchina dopo un incidente in una carrozzeria convenzionata, che tanto preoccupazione aveva suscitato agli artigiani del settore.

 

RESTA QUINDI FERMA LA FACOLTÀ PER TUTTI GLI L’ASSICURATI DI OTTENERE L’INTEGRALE RISARCIMENTO PER LA RIPARAZIONE DEL PROPRIO VEICOLO DANNEGGIATO RIVOLGENDOSI AD IMPRESE DI AUTORIPARAZIONE DI PROPRIA FIDUCIA

 

Per quanto riguarda le altre questioni resta confermato che la scatola nera dovrà essere installata a spese della compagnia,  sono previste sanzioni più pesanti per le compagnie assicurative che si rifiutano o eludono gli obblighi a contrarre e a rinnovare una polizza (fino a 15mila euro) e per quelle che non applicano gli sconti obbligatori (fino a 40mila euro). Le imprese di assicurazioni dovranno inoltre praticare uno sconto significativo a chi contragga più polizze assicurative di veicoli in possesso se per ogni singola polizza è prevista la guida esclusiva. Per gli automobilisti che non hanno incidenti da un quinquennio, che montano la scatola nera e che vivono nelle aree dove la loro polizza assicurativa è più alta della media, ci sarà  uno sconto ch dovrà allineare il costo alla polizza media delle altre regioni.

 

RESTA FERMO IL NOSTRO IMPEGNO A VIGILIARE ED INTERVENIRE AFFINCHE’, ANCHE IN SENATO, SI OTTENGA IL MEDESIMO RISULTATO

 

 

 

Ddl Concorrenza 2015 su RC auto: critiche dai Carrozzieri

Le nuove norme in materia di RC auto introdotte dal Governo con il recente Ddl Concorrenza, ideato per far calare le tariffe e aprire spazi di mercato, non piacciono. Queste norme mettono in serio rischio i diritti degli automobilisti e consegnano il mercato delle riparazioni in mano alle lobby assicurative.

Ricordiamo che il Ddl Concorrenza ha introdotto l’obbligo di praticare sconti significativi sulle tariffe RC auto se, al momento di stipulare una polizza di assicurazione online o tradizionale, si accettano clausole finalizzate al contrasto delle frodi (installazione della scatola nera e di rilevatori del tasso alcolemico, ispezione preventiva dei veicoli, risarcimento presso officine convenzionate). Altre novità riguardano l’obbligo, in caso di sinistri con soli danni alle cose, di indicare i testimoni non oltre il momento della denuncia, oltre alla possibilità di recesso dalle polizze accessorie allo scadere della polizza principale.

Gli effetti di tali norme saranno assolutamente negativi. Innanzitutto il risarcimento in forma specifica getterà l’automobilista danneggiato fra le braccia del carrozziere convenzionato con le compagnie, che dovrà lavorare alla manodopera imposta dalle imprese. Risultato: auto riparate male e in fretta, e con gravissimo pregiudizio dei diritti degli automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente di rivolgersi al carrozziere di fiducia. Ed effetti devastanti per la sicurezza stradale: vetture rimesse in sesto alla meno peggio che circoleranno per le nostre strade.

Critiche anche alla norma che prevede l’abolizione della cessione del credito al carrozziere indipendente. In questa maniera l’automobilista non potrà più farsi aiutare da un esperto del settore RC auto, ma se la vedrà direttamente con la compagnia in uno scontro francamente iniquo: da una parte un consumatore che non sa nulla di RC auto e dall’altra un “gigante” assistito da un team di legali pronti a tutto.