Incidenti auto, risarcimento anche se le riparazioni superano il valore residuo

Secondo la Corte di Cassazione gli automobilisti hanno diritto a un risarcimento completo per gli incidenti stradali, indipendentemente dal valore commerciale del veicolo.

La Corte di Cassazione ha recentemente emesso una sentenza che estende ulteriormente i diritti degli automobilisti coinvolti in incidenti stradali. In particolare, ha stabilito che un’auto può essere riparata anche se i costi superano il valore commerciale del veicolo, eliminando la precedente pratica delle compagnie assicurative di richiedere la rottamazione dell’auto in determinate circostanze.

Fino ad ora, se il costo della riparazione di un’auto incidentata a causa di un altro utente della strada superava il valore residuo del veicolo, le compagnie assicurative non offrivano un risarcimento adeguato, ma si limitavano a pareggiare il valore commerciale dell’auto. Ciò costringeva gli automobilisti a scegliere tra due opzioni: pagare di tasca propria la differenza tra il valore commerciale della vettura e l’effettivo costo di riparazione se si volevano tenere la propria auto sinistrata oppure rottamarla.

La recente sentenza della terza sezione civile della Corte di Cassazione ha rivoluzionato questo sistema. Ora gli automobilisti hanno il diritto di ricevere un risarcimento completo e adeguato in caso di incidente, anche se le spese di riparazione superano il valore commerciale del veicolo. Questa sentenza rappresenta una vittoria per i diritti degli automobilisti, che possono ora scegliere se riparare o sostituire la propria autovettura senza subire la pressione delle compagnie di assicurazione.

Inoltre, la Corte ha riconosciuto che i danneggiati possono avere validi motivi per preferire la riparazione alla sostituzione del veicolo danneggiato, come il fatto di essere più a proprio agio a guidare un veicolo a cui sono abituati o la difficoltà di trovare un veicolo simile sul mercato. In sintesi, una bella novità ora per gli automobilisti che hanno la possibilità di ottenere un risarcimento adeguato anche in questi casi, senza dover pagare di tasca propria per le riparazioni troppo elevate.

 

STIMATI 40,4 MILIARDI DI SPESE PER MANUTENZIONI E RIPARAZIONI NEL 2019

196,3 miliardi di euro: questa dovrebbe essere la cifra spesa nel 2019 per l’acquisto e l’esercizio di autoveicoli (auto, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus). Una cifra di grande entità, anche se lievemente inferiore all’anno precedente quando la cifra ammontava a 196,6 miliardi di euro.

A dirci queste previsioni è l’Osservatorio Autopromotec: al primo posto tra le voci di spesa c’è quella relativa all’esborso per i carburanti a cui sarebbero destinati nel 2019 più di 62 miliardi di euro, con un’incidenza complessiva sul totale della spesa del 31,6%.
Al secondo posto nella graduatoria della spesa vi è l’acquisto di autoveicoli a cui nel 2019 sarebbero destinati 48,6 miliardi, contro i 50,5 del 2018 (-3,8%).

Terza voce per importanza è quella per la manutenzione e la riparazione di autoveicoli che assorbiranno un quinto della spesa globale e cioè 40,4 miliardi, contro i 39,3 del 2018.

L’incremento tra i due anni sarà del 2,8% e sarà dovuto a diversi fattori tra cui i più importanti sono l’incremento del parco circolante degli autoveicoli (crescita stimata dall’Osservatorio Autopromotec intorno all’1,1%) e anche la crescita dei prezzi per la manutenzione e la riparazione (+1,7%).

Al quarto posto della graduatoria troviamo l’esborso per i premi di assicurazione RC Auto, incendio e furto. Nel 2019 le famiglie e le imprese italiane pagheranno per l’auto alle compagnie di assicurazione 17,5 miliardi (imposte incluse). Una cifra rilevante anche se di poco inferiore rispetto ai 17,7 miliardi del 2018 (-0,5%). La stima è stata calcolata sulla base della tendenza al calo dei premi medi per le coperture assicurative auto registrata in questi primi mesi del 2019.

Quinta voce per importanza è quella relativa ai pedaggi autostradali, che assorbiranno 8,4 miliardi di euro, con una crescita dell’1,5% sul 2018 dovuta ad adeguamenti tariffari e anche alle previsioni di un’intensificazione del traffico.

In chiusura di graduatoria troviamo poi le spese per i ricoveri e i parcheggi (a cui andranno 8,1 miliardi, +1% sul 2018), le tasse automobilistiche (che daranno al sistema un gettito di 6,9 miliardi, +1,1%) e le spese per i pneumatici (a cui saranno destinati 4,2 miliardi, +2,8%).

L’Osservatorio Autopromotec ha infine stimato anche quale sarà l’impatto sul PIL nel 2019 della spesa di acquisto e di esercizio degli autoveicoli. Ipotizzando una crescita del prodotto interno lordo dello 0,1% a fine anno (fonte Fmi), l’incidenza sul PIL della spesa globale per l’auto sarà dell’11,2%. Un apporto di tutto rispetto che certifica l’assoluta centralità del comparto automotive all’interno del sistema economico nazionale.

 

 

 

CARROZZIERI: FIRMATO L’ACCORDO PER LE LINEE GUIDA PER RIPARAZIONI A REGOLA D’ARTE

Nella sede del Cnel a Roma, sono state varate le linee guida per la definizione di standard minimi per la riparazione a regola d’arte in attuazione di quanto previsto dall’articolo 10 comma 1 della legge 124/2017. Queste linee guida sono state sottoscritte dall’ANIA, dalle Associazioni  Confartigianato,  Cna, Casartigiani e dalle seguenti organizzazioni dei Consumatori: Adiconsum, Adoc, Associazione Utenti Servizi Radio Televisivi, Cittadinanzattiva, Codacons, Codici, Federconsumatori, Movimento Difesa del Cittadino, U.Di .Con.

Stop a reclami, a perdite di tempo, ad un eccessivo contenzioso in occasione dei risarcimenti dei danni da incidenti automobilistici:  è questo l’obiettivo delle linee guida sottoscritte che puntano ad offrire a chi ha subìto un sinistro auto servizi di riparazione qualificati e trasparenti, eseguiti sulla base di precise procedure di intervento in officina e fondati su chiare regole di rendicontazione e di liquidazione del danno.

Le imprese di autoriparazione che volontariamente vorranno aderire all’accordo  si impegnano ad effettuare la riparazione del veicolo incidentato seguendo una serie di regole codificate, in relazione alla qualificazione e all’aggiornamento dell’autoriparatore, alla qualità e alla sicurezza del ripristino del mezzo, ai materiali e ai ricambi, in conformità alle specifiche tecniche delle case costruttrici, al preventivo, al contratto, alla fatturazione, alla riconsegna del veicolo fino alla tracciabilità dell’intervento di riparazione. Tutto questo è finalizzato ad avere in circolazione veicoli sicuri e, quindi, ad accrescere il livello di sicurezza stradale.

Le linee guida prevedono anche una semplificazione delle modalità per ottenere il risarcimento. Il danneggiato potrà, infatti, far riparare il veicolo dal proprio autoriparatore di fiducia, senza anticipare la spesa. La compagnia assicuratrice, se accertata la responsabilità del sinistro, procederà al pagamento diretto all’autoriparatore entro 15 giorni dalla ricezione della cessione del credito e della documentazione fiscale che attesta l’intervento di riparazione.

Le linee guida saranno comunicate al Ministero dello Sviluppo Economico e le carrozzerie che volontariamente aderiscono all’intesa saranno consultabili attraverso una app., i riferimenti della quale le imprese assicuratrici  aderenti all’accordo si impegnano a comunicare a tutti propri assicurati unitamente alle modalità di utilizzo della stessa app.

La sottoscrizione firmata dalle rappresentanze nazionali è il primo gradino di natura politico/sindacale di un percorso che vedrà ora l’avvio della fase più concretamente operativa di attuazione dell’accordo con sessioni tematiche che dovranno sviluppare i contenuti specifici di quest’ultimo.