Superbollo verso l’abolizione?
il governo pare intenzionato ad abolire la tassa dedicata alle auto con potenza maggiore di 251 CV, in vigore dal 2011 e fino a oggi oggetto di polemiche e discussioni.
L’esecutivo starebbe infatti valutando di eliminare una serie di micro-imposte che, a quanto pare, portano entrate ridotte per le casse dello Stato. La lista definitiva delle tasse da abolire è ancora da stilare da parte del ministero dell’Economia, tuttavia sembra che tra queste ci sia anche quella che risulta una delle più odiate da parte degli automobilisti.
POSSIBILE MAGGIOR GETTITO
L’attuale superbollo è stato introdotto dal governo Berlusconi e poi reso effettivo nel 2011 dal governo Monti, che ha abbassato il limite di potenza e aumentato la tariffa al kW, con il decreto Salva Italia. Il superbollo prevede infatti che, al bollo auto stabilito da ogni Regione, venga aggiunta una quota di ulteriori 20 euro per ogni kW oltre i 185 (con riduzione a 12 euro dopo 5 anni dall’immatricolazione, 6 euro dopo 10 anni, 3 euro dopo 15 anni e abolizione dopo i 20 anni). L’imposta aggiuntiva era stata prevista nell’ottica di raccogliere un maggior gettito fiscale da parte dei proprietari di vetture di lusso, ma l’introduzione del superbollo ha avuto solo effetti negativi per il minor gettito per lo Stato dovuto al crollo delle vendite delle vetture con potenze maggiori.
Fin dal momento della sua introduzione il bollo aggiuntivo è stato molto criticato e non sono mancati i tentavi, più o meno concreti, di abolirlo una volta per tutte. Fino a oggi però il superbollo è rimasto. Vedremo se la volontà del governo, supportata da una larga maggioranza in parlamento, sarà davvero quella di eliminare questa tassa molto discussa.